Guida ai Mini Appartamenti: 3 Esempi dal Mondo
La richiesta di monolocali continua, in Italia come nel resto d'Europa, e segnala una tendenza dell'abitare
Ci sono alcuni casi eclatanti, come l’appartamento di 7 metri quadrati venduto a Londra per 120mila euro, ma la media, nel mercato immobiliare e per gli incarichi di progetto che arrivano agli architetti, è comunque a favore dei monolocali, sempre più richiesti, sempre più piccoli. Perché? Le risposte sono molteplici e sono legate sia all’andamento demografico, che vede, in Italia, l’aumento dei nuclei composti da un’unica persona, sia ai costi nelle grandi città, sia allo stile di vita.
Per rendere confortevoli anche le metrature minime, è necessario – nel rispetto delle relative normative, citate a seguire – giocare con incastri e flessibilità e, dove possibile, affidarsi anche alla condivisone di spazi comuni, come coworking e palestre.
Conosciamo più da vicino, con l’aiuto di alcuni dati e della testimonianza di progettisti a Milano, Madrid e Londra, il mondo dei monolocali.
Per rendere confortevoli anche le metrature minime, è necessario – nel rispetto delle relative normative, citate a seguire – giocare con incastri e flessibilità e, dove possibile, affidarsi anche alla condivisone di spazi comuni, come coworking e palestre.
Conosciamo più da vicino, con l’aiuto di alcuni dati e della testimonianza di progettisti a Milano, Madrid e Londra, il mondo dei monolocali.
Il mercato immobiliare
L’andamento del mercato immobiliare – soprattutto in città come Milano, Bologna e Torino – conferma e sottolinea il trend legato allo scenario demografico, registrando un costante interesse verso gli appartamenti più piccoli, il cui prezzo continua a salire, più delle altre tipologie di appartamenti.
Secondo le analisi dell’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, infatti, “nella seconda parte del 2021 i canoni di locazione residenziale hanno registrato un aumento dei canoni di locazione: monolocali (+3,4%), bilocali (+3,1%) e trilocali (+2,5%)”.
Sempre secondo l’analisi di Tecnocasa, dal punto di vista geografico, “nel 2021 è Bologna la città con il più alto tasso di acquisto da parte di single (49,5%). Segue a breve distanza Milano (48,8%), città che nel 2020 era al comando di questa speciale classifica”.
L’andamento del mercato immobiliare – soprattutto in città come Milano, Bologna e Torino – conferma e sottolinea il trend legato allo scenario demografico, registrando un costante interesse verso gli appartamenti più piccoli, il cui prezzo continua a salire, più delle altre tipologie di appartamenti.
Secondo le analisi dell’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, infatti, “nella seconda parte del 2021 i canoni di locazione residenziale hanno registrato un aumento dei canoni di locazione: monolocali (+3,4%), bilocali (+3,1%) e trilocali (+2,5%)”.
Sempre secondo l’analisi di Tecnocasa, dal punto di vista geografico, “nel 2021 è Bologna la città con il più alto tasso di acquisto da parte di single (49,5%). Segue a breve distanza Milano (48,8%), città che nel 2020 era al comando di questa speciale classifica”.
Le tipologie
Nel contesto della contrazione nella dimensione degli spazi privati dei monolocali, sempre più piccoli anche per riuscire a contenerne le spese di acquisto o di gestione, emerge – soprattutto per gli edifici di nuova costruzione – la proposta di avere a disposizione spazi comuni, da bilanciare con quelli privati super contenuti. Fra questi, sale per coworking, per una palestra, o dove poter invitare i propri amici quando l’appartamento non ha spazio sufficiente.
Se, nei suoi primi anni, la tipologia del cohousing rispondeva a una scelta sociale e ‘politica’, dove la condivisione nasceva dalla volontà di sviluppare scelte comuni, oggi è diventata anche una risposta concreta per offrire ad inquilini o proprietari di mini appartamenti degli spazi in più.
Trova un professionista nella tua zona
Nel contesto della contrazione nella dimensione degli spazi privati dei monolocali, sempre più piccoli anche per riuscire a contenerne le spese di acquisto o di gestione, emerge – soprattutto per gli edifici di nuova costruzione – la proposta di avere a disposizione spazi comuni, da bilanciare con quelli privati super contenuti. Fra questi, sale per coworking, per una palestra, o dove poter invitare i propri amici quando l’appartamento non ha spazio sufficiente.
Se, nei suoi primi anni, la tipologia del cohousing rispondeva a una scelta sociale e ‘politica’, dove la condivisione nasceva dalla volontà di sviluppare scelte comuni, oggi è diventata anche una risposta concreta per offrire ad inquilini o proprietari di mini appartamenti degli spazi in più.
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La normativa per i mini
Nella progettazione di un monolocale, per quanto mini, è necessario rispettare una serie di normative, legate al Decreto del Ministero della Sanità del 5 luglio 1975, il cui articolo 3 fissa la metratura minima (comprensiva di servizi) per questa tipologia, citando 28 metri quadrati se l’appartamento è dedicato a una una persona sola e 38 metri quadrati se per due persone.
Gli specifici regolamenti edilizi comunali, tuttavia, propongono delle deroghe a questi minimi (sia in fase di ristrutturazione che di nuova costruzione), tanto per la superficie piana quanto per le altezze minime concesse.
Nella progettazione di un monolocale, per quanto mini, è necessario rispettare una serie di normative, legate al Decreto del Ministero della Sanità del 5 luglio 1975, il cui articolo 3 fissa la metratura minima (comprensiva di servizi) per questa tipologia, citando 28 metri quadrati se l’appartamento è dedicato a una una persona sola e 38 metri quadrati se per due persone.
Gli specifici regolamenti edilizi comunali, tuttavia, propongono delle deroghe a questi minimi (sia in fase di ristrutturazione che di nuova costruzione), tanto per la superficie piana quanto per le altezze minime concesse.
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A Milano
In Italia, una delle città che rispecchia maggiormente queste tendenze – sia dal punto di vista demografico che per il suo mercato immobiliare –, è Milano, dove la richiesta di monolocali è costante e nasce dal grande numero di studenti universitari, lavoratori fuori-sede e flussi turistici.
Ne è nato un ampio dibattito nel mondo dei progettisti, che propongono soluzioni sempre più flessibili, trasformabili e su misura, studiate proprio per ottimizzare anche gli spazi dalla metratura più piccola.
Puoi contattare i professionisti direttamente attraverso Houzz: basta cliccare sul nome dei Pro e sul loro profilo per trovare informazioni, foto dei loro progetti, recensioni e il modulo di contatto.
In Italia, una delle città che rispecchia maggiormente queste tendenze – sia dal punto di vista demografico che per il suo mercato immobiliare –, è Milano, dove la richiesta di monolocali è costante e nasce dal grande numero di studenti universitari, lavoratori fuori-sede e flussi turistici.
Ne è nato un ampio dibattito nel mondo dei progettisti, che propongono soluzioni sempre più flessibili, trasformabili e su misura, studiate proprio per ottimizzare anche gli spazi dalla metratura più piccola.
Puoi contattare i professionisti direttamente attraverso Houzz: basta cliccare sul nome dei Pro e sul loro profilo per trovare informazioni, foto dei loro progetti, recensioni e il modulo di contatto.
Fra gli architetti coinvolti in questa tipologia di progetti, Houzz ha sentito Silvana Citterio, che, grazie a un intervento di ristrutturazione davvero ‘contratto’, distribuito addirittura su soli 13 metri quadrati, è diventata un riferimento per la progettazione ‘a incastro’, come racconta direttamente: «Nel 2012 ho realizzato un progetto per un mini loft di 13 mq e da allora è per me diventato il cosiddetto “progetto manifesto”. Emerge spesso dalle ricerche sul web e di conseguenza vengo contattata prevalentemente per organizzare piccoli spazi. Quello che registro, in generale, è più che altro una necessità organizzativa dello spazio, soprattutto a seguito lockdown. La richiesta è sempre quella di ottimizzare al massimo gli spazi».
Leggi tutta la storia del suo progetto su 13 mq.
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L’architetta cerca di delineare anche il profilo-tipo di chi scegliere appartamenti di metratura minima: «vedo che la tipologia della mia clientela che acquista piccoli monolocali è composta per lo più da giovani che preferiscono investire i propri risparmi o capitali in immobili per metterli a reddito con affitti brevi o per studenti.
Chi viaggia spesso difficilmente necessita di spazi che vadano oltre le metrature di una stanza d’hotel, come anche per gli studenti, trascorrendo molto tempo in università, non hanno bisogno di grandi spazi che sono poi da gestire e soprattutto hanno costi più elevati».
Chi viaggia spesso difficilmente necessita di spazi che vadano oltre le metrature di una stanza d’hotel, come anche per gli studenti, trascorrendo molto tempo in università, non hanno bisogno di grandi spazi che sono poi da gestire e soprattutto hanno costi più elevati».
A Madrid
Un altro esempio concreto, rimanendo in Europa: Eva Obregón (nell’immagine con l’architetto che ha ristrutturato la sua casa) vive in un appartamento di 31 mq nel centro di Madrid che ha ristrutturato utilizzando Houzz.
Prima di trasferirsi qui aveva valutato la possibilità di spostarsi più lontano dal centro, in una casa di dimensioni più generose e probabilmente meno cara. “Ma mi piace molto il quartiere in cui vivo ed essere vicino a tutti i divertimenti. Non voglio dover viaggiare per raggiungere i posti che preferisco”, dice.
Un’altra chiave di lettura relativa al successo della tipologia del monolocale, infatti, riguarda una scelta di vita: meglio spazi più piccoli ma vicini al centro cittadino rispetto a spazi più ampi ma che prevedono una logistica più scomoda per muoversi.
Un altro esempio concreto, rimanendo in Europa: Eva Obregón (nell’immagine con l’architetto che ha ristrutturato la sua casa) vive in un appartamento di 31 mq nel centro di Madrid che ha ristrutturato utilizzando Houzz.
Prima di trasferirsi qui aveva valutato la possibilità di spostarsi più lontano dal centro, in una casa di dimensioni più generose e probabilmente meno cara. “Ma mi piace molto il quartiere in cui vivo ed essere vicino a tutti i divertimenti. Non voglio dover viaggiare per raggiungere i posti che preferisco”, dice.
Un’altra chiave di lettura relativa al successo della tipologia del monolocale, infatti, riguarda una scelta di vita: meglio spazi più piccoli ma vicini al centro cittadino rispetto a spazi più ampi ma che prevedono una logistica più scomoda per muoversi.
A Londra
Per chiudere, un caso eclatante: un ‘appartamento’ di 7 metri quadrati è stato venduto a Londra per 120.000 euro! Quindi più di 17mila euro per metro quadrato.
L’architetta Ana Martins dello studio londinese Martins Camisuli Architects spiega perché gli appartamenti così piccoli hanno successo nel Regno Unit: “Ha a che fare con il prezzo. Un monolocale o un appartamento con una camera da letto è lo spazio più economico disponibile sul mercato. Solo una piccola percentuale della popolazione nel Regno Unito può acquistare una casa di famiglia una volta terminata l’università.
Viviamo anche una carenza di alloggi; ricordo che le autorità locali hanno tagliato il patrimonio immobiliare sotto il governo di Margaret Thatcher a causa dei tagli al budget. Nel Regno Unito è un problema che va avanti da molto tempo e continua a peggiorare”.
Per chiudere, un caso eclatante: un ‘appartamento’ di 7 metri quadrati è stato venduto a Londra per 120.000 euro! Quindi più di 17mila euro per metro quadrato.
L’architetta Ana Martins dello studio londinese Martins Camisuli Architects spiega perché gli appartamenti così piccoli hanno successo nel Regno Unit: “Ha a che fare con il prezzo. Un monolocale o un appartamento con una camera da letto è lo spazio più economico disponibile sul mercato. Solo una piccola percentuale della popolazione nel Regno Unito può acquistare una casa di famiglia una volta terminata l’università.
Viviamo anche una carenza di alloggi; ricordo che le autorità locali hanno tagliato il patrimonio immobiliare sotto il governo di Margaret Thatcher a causa dei tagli al budget. Nel Regno Unito è un problema che va avanti da molto tempo e continua a peggiorare”.
Tocca a te! Vivi in un monolocale? Raccontaci nei Commenti il perché della tua scelta e posta una foto delle soluzioni applicate per ottimizzare lo spazio!
Per interpretare l’andamento del mercato immobiliare attuale, e anche riguardo ai prossimi anni, è interessante consultare i dati dell’ultima ricerca ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica) a proposito della composizione delle famiglie italiane. Secondo l’inchiesta “Popolazione e Famiglie 2020”, infatti, “le famiglie in Italia, stabili rispetto allo scorso biennio, sono 25 milioni e 700 mila e sono formate da 2,3 componenti in media. Le famiglie di persone sole, in costante aumento, sono un terzo del totale (33,3 per cento)”.
L’Istat, nel contesto della stessa ricerca, prevede anche che entro il 2040 ci saranno oltre 10 milioni di persone sole (4,3 milioni di uomini e 6,1 milioni di donne), un dato interessante, se affiancato a quello relativo alla richiesta di monolocali.